Il 4 maggio scorso siamo entrati nel vivo della cosiddetta Fase 2, ovvero quella della convivenza con il coronavirus. Gradualmente si sono allargate le maglie dei possibili spostamenti, ma è rimasta invariata la necessità di prevenire futuri contagi utilizzando dispositivi di protezione individuale come le mascherine.

In commercio sono disponibili:

> mascherine chirurgiche che proteggono chi le indossa;
> mascherine FFP1, FFP2 e FFP3, che differiscono tra loro per il potere filtrante.

In aggiunta a questo, è possibile anche realizzare una mascherina fai da te in tessuto. In questo caso però è fondamentale seguire esattamente le linee guida definite dall’Istituto Superiore di Sanità.

Le mascherine in tessuto sono riutilizzabili, ecologiche ed economiche. Danno una protezione limitata ma sufficiente per i contesti normali, a patto che si mantenga la distanza sociale e ci si lavi spesso le mani. Si possono realizzare da soli, ma devono avere almeno tre strati e coprire bene naso e bocca. Un team di ricerca statunitense spiega che una combinazione di strati di cotone e chiffon oppure cotone e seta o ancora cotone e flanella potrebbe essere in grado di filtrare le particelle virali anche quanto le mascherine Ffp2 o Ffp3 e dunque proteggere dal nuovo coronavirus.“

Clicca e scarica subito il PDF con le le linee guida dell’Istituto Superiore della Sanità.